La perversione è amore?

    1. Se “tutto è amore” anche la perversione lo è?
    2. Voglio abbandonare la mia perversione
    3. La messa in scena della costellazione
    4. Il finale: quanto amore in questa perversione!

Se “tutto è amore” anche la perversione lo è?

Una frase che ricorre spesso nel mondo della spiritualità è che “tutto è amore”. Mi sono spesso chiesto, quindi, se anche la perversione sessuale può essere considerata una forma di amore.

Studiando le 5 ferite primarie ho poi compreso come anche le nostre peggiori inclinazioni nascano fondamentalmente da un bisogno d’amore infantile non soddisfatto. In questo senso, quindi, i nostri lati oscuri nascono dal nostro bisogno d’amore, quindi dall’amore.

Oggi però non voglio fare teoria, ma raccontare di una costellazione familiare che ho avuto l’onore di condurre. Questa costellazione familiare mi ha particolarmente colpito. Alla fine della rappresentazione ho sentito finalmente di avere interiorizzato cosa significhi che la perversione è essa stessa una forma di amore.

il corpo di una donna visto in penombra. Il tema del corpo sarà il centro della giornata di costellazioni familiari nel parmense. La perversione spesso genera anche senso di colpa
Photo by Krivitskiy on unsplash

“Voglio abbandonare la mia perversione”

Oggi racconto di una costellazione familiare molto particolare. Per accostarsi a questa esperienza ritengo sia necessaria una particolare delicatezza interiore e apertura mentale. In particolare è necessario che prima di leggere tu possa lasciare da parte pregiudizi e idee di giusto e sbagliato, sporco e pulito, bene e male.

Con il giusto approccio mi auguro che questa costellazione possa aprire anche in te una nuova comprensione su cosa possa generare la perversione sessuale.

Durante una giornata di costellazioni familiari di gruppo una donna fa una richiesta molto particolare. La donna dice di volere liberarsi dalla sua perversione.

Ogni volta che come richiesta qualcuno mi dice di volere eliminare qualcosa dalla propria vita so che nulla va eliminato. Si tratta sempre di vedere, comprendere e rivivere la radice di ciò che ha generato il “male” che si vuole eliminare. In questo modo lo si trasforma alchemicamente.

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»

Antoine-Laurent de Lavoisier

La messa in scena della costellazione

Da una simile richiesta comprendo che il tema rappresentato sarà molto forte e delicato.

Decido di iniziare la costellazione mettendo in scena solo la rappresentante della donna. La rappresentante inizia a ballare e giocare, si vede una bambina felice piena di vita. La donna conferma da piccola era molto vivace e giocosa.

A un certo punto la rappresentante della donna si sdraia e sembra minacciata, sofferente. Faccio entrare in scena un rappresentante per un uomo della sua infanzia. Si sente una grande tensione fra i due. Chiedo alla donna se vi è stato un abuso nei suoi confronti. Lei conferma che un amico di famiglia abusò di lei quando era molto piccola. Le faccio scegliere un rappresentante anche per suo padre. Non appena il padre entra l’abbraccia come per proteggerla. Lei mi conferma che era molto legata al padre e che il padre in qualche modo cercava di proteggerla. 

“Caro papà, la mia perversione è la tua”

Ma c’è ancora qualcosa di non detto. Padre e figlia sono molto attaccati, c’è un grande amore fra di loro. La costellazione continua a mostrare questo amore come il protagonista della scena.

La donna mi dice che anche il padre era preso dalla perversione. Lui aveva tante donne e viveva le relazioni in modo particolarmente libertino.

Qui sta la chiave della costellazione.

Chiedo alla donne se vuole entrare nella costellazione e lei acconsente.

Una volta entrata le suggerisco la frase: “caro papà, la mia perversione è il mio modo di amarti. Io sono come te.” 

Queste parole uniscono ancora di più padre e figlia in un abbraccio. Il padre però non è felice di queste parole. Suggerisco al padre la frase: “mia amata figlia, questo non è necessario, il nostro amore non ha bisogno del tuo sacrificio.”

La donna di fronte a queste parole si sente visibilmente sollevata. Le suggerisco allora la frase: “caro papà, lascio a te la tua perversione senza giudizio. Io ora sono libera di amare gli uomini a modo mio, con equilibrio e tenerezza.”

papà tiene in braccio la piccola figlia con una stellina a scintille in mano: la perversione spesso nasce dal volere essere come i genitori
Photo by Caleb Jones on unsplash

Il finale: quanto amore in questa perversione!

Finita la costellazione faccio sedere di fianco a me la donna e rimaniamo in silenzio per qualche minuto. Entrambi siamo stupiti e meravigliati per quanto visto. 

Lei mi dice: “io non immaginavo che la perversione fosse un’espressione di amore, ora l’ho vissuto e lo so”.

Io sono incantato per quanto visto. Abbiamo messo in scena una costellazione sulla perversione e abbiamo assistito solo a un grandissimo amore.

Spesso i bambini esprimono il loro amore attraverso il loro sacrificio. Se questa promessa di amore segreta rimane sepolta nell’inconscio, questa forma di sacrificio rimane attiva anche da adulti.

La soluzione sta nel portare alla luce il voto di amore pronunciato e la relativa “frase segreta” che lo ha impresso nel nostro inconscio. Riconoscendolo possiamo lasciarlo andare e scioglierlo. L’amore non ha mai bisogno di sacrificio né di emulazione.

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Bibliografia consigliata:

copertina del libro: trauma, attaccamento e sessualità
Trauma, attaccamento e sessualità

Psicoterapia integrata-corporea e body working per le ferite invisibili - Michele Giannantonio

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