Cosa succede la notte del 31 ottobre a livello sottile e spirituale

    1. Cosa succede la notte del 31 ottobre?
    2. Il confine fra il mondo dei vivi e quello dei morti si assomiglia
    3. Cosa è consigliabile fare
    4. Perché la festa di Halloween?
    5. Film horror sì o no?
    6. La preghiera degli antenati di Bert Hellinger

Cosa succede la notte del 31 ottobre?

Probabilmente te lo sarai chiesto più volte: cosa succede di tanto speciale la notte del 31 ottobre? Perché proprio quella notte e in quei giorni quasi tutte le tradizioni spirituali e religiose ricordano i defunti e i loro santi? E ancora, perché quella notte è stata istituita la festa di Halloween? 

Cosa succede a livello sottile la notte del 31 ottobre per legarla al nostro rapporto con i morti?

Da Samhain ad Halloween tutte le feste della notte del 31 ottobre

Come ho già indicato nell’articolo “Relazione con i defunti e costellazioni familiari” le radici della festa di Halloween affondano molto lontano nel tempo. Per capire cosa succede la notte del 31 ottobre è bene iniziare citando varie tradizioni. Infatti, insieme alla festa cattolica di Ognissanti e dei morti  si possono ricordare:

    • Samhain un’antica festa gaelica celtica che univa la festa dei morti con quella del nuovo anno.
    • il “Dia de Los muertos” in Messico: una folkloristica celebrazione dei morti ricca di colori e costumi che deriva dalla tradizione Azteca.
    • “Diwali” in India è la festa dei morti o festa delle luci. Si festeggia la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre. In occasione di tale ricorrenza, infatti, si accendono lampade che dovrebbero riportare in vita il sole morente.

In tutto il mondo feste religiose e tradizioni si mescolano con superstizione condita dalla paura della morte e la sua esorcizzazione.

Ma perché proprio a fine ottobre e nei primi di novembre? Cosa succede la notte del 31 ottobre?

Una donna indiana accende candele per la festa del Diwali. Ecco cosa succede la notte del 31 ottobre in india
Ricorrenza della festa del Diwali in India fra fine ottobre e i primi di novembre. Photo by rahul pandit on Unsplash

Il confine fra il mondo dei vivi e quello dei morti si assotiglia

Ciò che accade la notte del 31 ottobre e nei giorni che la precedono e che la seguono è che il confine fra il nostro mondo e quello dei defunti diventa più “sottile”. In particolare ciò accade al confine fra mondo astrale e mondo materiale.  

Il periodo che va dalla fine di ottobre ai primi di novembre costituisce quindi un “portale” in cui il il nostro mondo e quello dei nostri avi si avvicinano. Diverse tradizioni religiose, pagane e sciamaniche identificano in questi giorni una finestra in cui è possibile, con maggiore efficacia, relazionarci con i nostri defunti:

    • pregare per loro
    • rendergli grazie e onore
    • fare determinati passi per sciogliere legami e condizionamenti potenzialmente dannosi per la nostra vita
    • portare armonia a tutto il nostro sistema familiare inserendoci nel flusso naturale dell’energia e della vita

Gli esempi di azioni qui elencate costituiscono “azioni di luce”, cioè svolte per il bene, per l’armonia e per una maggiore libertà sia nostre che del nostro sistema familiare.

Naturalmente, nello stesso periodo, possono essere svolte efficacemente azioni di magia nera, che hanno quindi come obiettivo quello di conseguire risultati dettati dall’ego e dalla personalità e di creare legami, vincoli, richieste

persone pregano vestite di bianco in Indonesia. In molti paesi asiatici il colore del lutto è il bianco e questo è ciò che succede la notte del 31 ottobre
Preghiere per i defunti in Indonesia: in molti paesi asiatici il colore del lutto è il bianco. Photo by wisnu widjojo on Unsplash

Cosa è consigliabile fare

Partendo dal presupposto, quindi, di voler affrontare da una prospettiva di luce e con un intento di maggiore libertà e armonia per il proprio sistema familiare, in questo periodo ci sono alcune indicazioni che possono tornare utili.

Rapporto con l’albero genealogico, gli avi e gli eventi del passato

    • Lavorare su temi che riguardano irretimenti, condizionamenti, legami con persone defunte e con i nostri avi. Riaffrontare lutti e sospesi con persone morte al fine di andare oltre e lasciarseli alle spalle. In questo le costellazioni familiari possono essere di grande aiuto. (Leggi “La relazione con i defunti e le costellazioni familiari”)
    • E’ il momento buono per pregare per i morti. Pregare per la loro liberazione da vincoli terreni e perché possano andare “avanti”, oltre. Che possa avvenire “ciò che è meglio per loro”. In particolare per tutti gli esclusi e i dimenticati.
    • Rivolgersi al proprio albero genealogico con gratitudine onorando tutti coloro che ne fanno parte nessuno escluso. Ringraziare per la vita arrivata a noi tramite loro.
    • Si può accendere una candela per ricordare i defunti o fare altri gesti simbolici o psicomagici. Al termine di questi lasciare salutare i defunti con formule come “ora siamo liberi entrambi”.
    • Guardare al passato e a tutti gli eventi del nostro albero genealogico come perfetto così com’è. Tutto è andato come doveva andare perché la vita arrivasse a noi. Non sta a noi giudicare o modificare il passato, ma prendere la vita così come ci è arrivata e guardare avanti.

Consigli pratici e piccoli rituali per la notte del 31 ottobre

Partendo dal presupposto che il confine col mondo astrale si riduce, ciò comporta una possibile migliore “comunicazione” fra i due mondi, ma anche un maggior rischio di subire condizionamenti da “entità”. Non è questo il contesto in cui approfondire l’argomento ma di seguito elenco alcuni comportamenti virtuosi per evitare influenze oscure:

    • Impegnarsi a favorire stati di presenza mentale e di ricordo di sé. La presenza a sé stessi è una delle più efficaci protezioni
    • Evitare nel limite del possibile di reiterare dipendenze, compulsioni, stati in cui siamo totalmente meccanici.
    • Evitare quindi comportamenti, alimenti e bevande che alterino il proprio sistema nervoso e vadano a influenzare negativamente la ghiandola pineale. Evitare luoghi caotici e affollati, musica ad alto volume, alcol, droghe, zucchero raffinato, cibi grassi e difficili da digerire sono alcuni esempi.
    • Curare in modo particolare l’igiene personale e della propria casa. Riordinare la casa e gli ambienti in cui viviamo. Purificare gli ambienti con fumo di incenso o ancora meglio con palo santo o salvia bianca. 
    • Vestirsi con colori chiari, meglio ancora di bianco.
    • Evitare nel limite del possibile emozioni quali paura tristezza, rabbia. Questi sono spesso veicolati da film, notizie di cronaca e altro. Può essere quindi saggio fare un digiuno da media e film con basse frequenze.
    • Dedicarsi a ciò che ci dona gioia, creatività, apertura del cuore. In questo possiamo includere interiormente con gratitudine anche i nostri avi e tutti coloro che sono venuti prima di noi.
un cadavere viene adagiato sulla pira per la cremazione a Kathmandu in Nepal.
Preparazione di un cadavere per la cremazione a Kathmandu in Nepal. Per gli induisti i colori legati alla morte sono giallo e rosso. Essi simboleggiano il fuoco che trasforma come la morte

Perché la festa di Halloween? 

Se hai letto fino a qui forse ti starai chiedendo: perché esiste una festa che propone esattamente gli atteggiamenti che possono espormi a influenze dal piano astrale negative?

Una festa che induce a situazioni di assembramento caotico, stordimento, consumo di alcolici, cene pesanti e, in particolare per i bambini. dolci con zucchero raffinato e “spaventi”?

La risposta puoi trovarla tu stessa/o partendo dal presupposto che vi sono entità che hanno letteralmente bisogno di nutrirsi delle nostre basse frequenze ed emozioni.

Nulla avviene per caso e come esistono indicazioni e consigli per proteggersi, così esistono indicazioni per esporci a determinate influenze. 

Halloween si potrebbe definire come la manifestazione “all’ottava bassa” o del “lato oscuro” in questo momento sacro dell’anno.

due zucche illuminate dall'interno. Succede la notte del 31 ottobre che si illuministi ambienti con zucche intagliate
Photo by David Menidrey on unsplash

Film Horror sì o no?

Non ho nessuna intenzione di mettere in discussione i gusti o le abitudini di nessuno. Infatti più di “cosa si fa” nella vita è importante capire come lo si fa e con quale stato d’animo.

C’è chi guarda i film horror quasi per divertimento o per abitudine, a volte pure con un certo distacco. Per molti è un modo per esorcizzare la paura e affrontarla.

Il punto è capire cosa generano i film horror in noi. 

Se non lo sai i film agiscono a livello molto profondo sul nostro inconscio. Essi arrivano, secondo alcune teorie, a creare addirittura la realtà manipolando le nostre risposte emotive. Se ti interessa l’argomento visita il sito filmatrix .

Alcuni degli effetti che generano i film horror sono:

    • Forte identificazione e immedesimazione nel film, stato di assenza da sé
    • Stati di paura che generano secrezione di adrenalina, un neurotrasmettitore che dà dipendenza
    • Creazione di memorie di immagini spaventose che rimangono nell’inconscio e che vengono rievocate con le emozioni altro associate
    • Associazione di emozioni quali paura, terrore, disagio, disperazione al tema della morte e dei defunti
    • Attivazione del sistema nervoso simpatico, lo stato in cui siamo spaventati e rimaniamo in allerta, in costante contrazione.

Leggendo queste righe comprenderai come la visione di film horror possa letteralmente polarizzare il nostro stato d’animo sulla frequenza della paura e della tensione. Queste frequenze non sono per niente salutari in generale. In particolare nei giorni di Samhain rimanere polarizzati su queste frequenza significa attirare stati d’animo, entità, vissuti traumatici del nostro sistema familiare come una calamita.

Photo by lan gao on unsplash
Photo by lan gao on unsplash

La preghiera per gli antenati di Bert Hellinger

Se sei alla ricerca di una preghiera amorevole e liberatoria per tutto il tuo albero genealogico questo è ciò che fa per te.  Questa preghiera è particolarmente adatta ai giorni in cui celebriamo i defunti.

La “preghiera per gli antenati” fu scritta da Bert Hellinger il padre delle costellazioni familiari.

“Gratitudine cari genitori, nonni e altri antenati per aver tessuto la mia strada, immensa gratitudine per l’immensità dei loro sogni che in qualche modo sono oggi la mia realtà.

Da questo punto e con tanto amore, do’ luce alla tristezza che c’è stata nelle generazioni passate, do’ luce alla rabbia, agli scherzi prematuri, ai nomi non detti, alle destinazioni tragiche.

Do’ luce alla freccia che ha tagliato i sentieri e ci ha reso la strada più facile.

Do’ luce alla gioia, alle storie ripetute più volte.

Do’ luce al non detto e ai segreti di famiglia.

Do’ luce alle storie di violenza e rottura tra coppie, genitori e figli e tra fratelli e che sia il tempo e l’amore a riconnettersi.

Do’ luce a tutti i ricordi di limitazione e povertà, a tutte le convinzioni distruttive e negative che permeano il mio sistema familiare.

Qui e ora semino nuova speranza, gioia, unione, prosperità, resa, equilibrio, coraggio, fede, forza, superamento, amore, amore e amore.

Che tutte le generazioni passate e future siano ora, in questo momento coperte da un arcobaleno di luci che guariscano e ripristino il corpo, l’anima e tutte le relazioni.

Possa la forza e la benedizione di ogni generazione raggiungere sempre e inondare la generazione successiva.
Così sia. Così è!”

Bert Hellinger

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Bibliografia consigliata:

copertina libro: la sindrome degli antenati
La sindrome degli antenati

Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell'albero geneageologico - Anne Ancelin Schutzenberger

copertina libro: in una notte di Samhain
In una notte di Samhain

Dialoghi con il maestro intorno al Cerchio di Fuoco - Haidehoi David Simurgh

copertina libro: Samhain
Samhain

Riti, tradizioni e streghe di Halloween

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