Lo psicomago e la psicomagia
Si è già parlato della psicomagia, l’arte a servizio della vita, oggi vediamo chi è lo “psicomago” secondo la visione di Alejandro Jodorowsky.
Esiste un percorso di studio per diventare psicomago? Quali aspetti deve conoscere lo psicomago e quale percorso di crescita personale deve affrontare prima di dare consigli psicomagici?
La psicomagia è qualcosa che si può imparare?
Queste sono alcune delle domande più comuni di chi si approccia a una disciplina di aiuto alla vita come quella della psicomagia. In definitiva ci si chiede quanto conti in questi casi lo studio e la pratica e quanto la vocazione e la naturale predisposizione a un approccio tanto intuitivo.
La formazione di uno psicomago
La psicomagia è un’arte molto recente codificata da Alejandro Jodorowsky e, successivamente, portata avanti con grande passione e capacità da suo figlio, il compianto Cristobal Jodorowky, il quale organizzava anche momenti di divulgazione e formazione di questa disciplina.
Lo studio bibliografico dello psicomago
Un buon punto di partenza per lo studio sono sicuramente le opere dei Jodorowsky di cui ne riporto alcune nei consigli bibliografici a fondo pagina.
Per ampliare l’introduzione a quest’arte consiglio anche di guardare il documentario “psicomagia” in cui protagonista è Alejandro J. e alcuni dei suoi atti più “teatrali” e coinvolgenti ripresi durante la realizzazione.
La sperimentazione
Insieme allo studio bibliografico risulta fondamentale la sperimentazione della psicomagia su di sé che può essere operata anche senza particolare esperienza.
Esistono, infatti, atti generici utili per chiunque, citati anche nei libri di cui ho parlato, e che può essere interessante vivere in una fase iniziale.
In un secondo momento si può approfondire la sperimentazione usando la psicomagia per affrontare problemi specifici della propria esistenza.
In questo caso è ancora possibile iniziare prendendo spunto da atti contenuti nei libri di Jodorowsky, in cui sono citati centinaia di casi. Ancora più utile è rivolgersi a una persona esperta di quest’arte, farsi assegnare un atto personalizzato e viverlo fino in fondo.
Sperimentare sulla propria pelle il potere della psicomagia, come nel caso delle costellazioni familiari è un passo necessario quanto entusiasmante. La sperimentazione e la pratica, infatti, sono gli elementi capaci di dare la giusta motivazione interiore per procedere su questo percorso.
Gli insegnanti
Un altro tassello molto importante è quello di incontrare e conoscere persone formate in questa disciplina che possano trasmettere principi, nozioni, ma soprattutto il loro modo di essere e di approcciarsi alla vita. Questa parte non è così semplice perché, come detto, la psicomagia è molto recente e purtroppo quest’anno ha perso uno dei suoi più importanti insegnanti: Cristobal J. che era particolarmente attivo in Italia.
Le tre fasi della preparazione di uno psicomago secondo Jodorowsky
Alejandro J. ha definito una serie di aspetti importanti che lo psicomago dovrebbe conoscere. Secondo lui la creatività psicomagica non è innata ma ci si arriva dopo anni di paziente lavoro.
Innanzitutto, quindi, lo psicomago dovrebbe praticare i Tarocchi, conoscere la storia del teatro, della magia, dello Sciamanesimo e delle arti marziali. Fondamentale per lo psicomago è conoscere anche le teorie psicanalitiche, la psicogenealogia, e lasciare perdere qualsiasi dottrina religiosa.
Lo psicomago deve sapere anche vincere l’attaccamento alla propria individualità, agli schemi e modelli familiari, sociali e culturali.
La preparazione dello psicomago può dividersi in tre fasi:
- essere padrone di sé stesso nella vita quotidiana
- sviluppare il proprio livello di coscienza
- costruirsi una morale di vita oggettiva
La prima fase: essere padrone di sé stesso
Alcuni degli aspetti fondamentali di questa fase sono:
- Focalizzare l’attenzione
- Vincere la pigrizia ed essere disciplinato
- Superare i vizi e le compulsioni
- Essere vigile e presente
- Sviluppare generosità e capacità di ascolto
- Praticare la gratitudine
- Esplorare le proprie capacità fisiche
- Non definirsi, non mentire
- Non attaccarsi al dolore
- Aiutare senza indurre dipendenza
- Non imitare, praticare il silenzio
- Non ingannare, non sedurre, non seguire le mode
- Mangiare il necessario, preservare la salute
- Non parlare di problemi personali
- Non invidiare
- Non esibirsi, parlare poco
- Agire senza aspettative
- Non minacciare
- Non accettare lavori che non piacciano, mantenere la promesse, rispettare contratti
- Non eliminare ma trasformare
- Non dare retta critiche ed elogi
- Perdonare i genitori e chi gli ha fatto del male
- Accogliere qualsiasi pensiero senza identificarcisi
- Aiutare gli altri ad essere sé stessi
- Trasformare le emozioni e le attitudini negative nella loro ottava alta
- Non permettersi nei sogni comportamenti che non terrebbe da sveglio, comportarsi in solitudine come se si fosse osservati
La seconda fase: sviluppare la propria coscienza
- Sapere riconoscere la soggettività dei propri giudizi
- Comprendere perché è vivo e cosa fare per collaborare con i progetti dell’universo
- Non essere in balia dei sensi
- Non consentire alle malattie e alla depressione di intaccarlo nello spirito
- Non inibire né esagerare i propri desideri
- Non identificarsi con le emozioni e sentimenti negativi
- Cancellare i dialoghi interiori e i sogni ad occhi aperti
- Attivare una reale e totale fiducia nella vita
- Riconoscere e rispettare gli altri per il loro sviluppo interiore
- Sviluppare in armonia tutti i quattro centri: mentale, emotivo, sessuale e fisico
- Lasciare andare il confronto e la competizione
- Non agire per acumulare debiti
- Affrontare le proprie sofferenze con piena volontà
- Non sprecare energia mentale emozionale, sessuale e fisica
- Non è importante ciò che accade ma come lui reagisce
- La volontà cosciente è libera solo quando in unione con la volontà dell’inconscio
La terza fase: costruirsi una morale oggettiva
- Entrare in uno stato di accettazione totale di ciò che accade
- Non muoversi per paura di castigo o per aspettativa di premi
- Esprimere la propria essenza in totale libertà dalle aspettativa altrui
- Esercitare una totale libertà interiore anche quando esteriormente ci si deve adeguare alle regole
- La realizzazione è soltanto nel presente e avviene mettendo a frutte le proprie potenzilità
- Dio è qui, io sono qui
- Liberarsi dall’angoscia del futuro
- Per amare e conoscere gli altri devo amare e conoscere me stesso
- La cosa più bella che potesse capitarmi al mondo è stato nascere
- La morte è una necessaria trasformazione
- Quello che avviene e c’è nel mondo non definisce l’essenza del mondo che è sacra
- L’esistenza è sacra, io sono sacro
- Tutto quello che otterrò lo condividerò con gli altri
Lo psicomago: conclusioni
Psicomago non si nasce, non si impara, non ci si arriva.
Essere psicomago, infatti, è molto di più di tutto questo: significa avere fatto tutta una serie di percorsi e di studi, avere vissute profonde esperienze ed avere sviluppato attraverso la disciplina tutta una serie di attitudini.
Lo psicomago, per definizione, ha sviluppato un livello di coscienza connesso con i grandi movimenti dell’universo ed è immerso costantemente in un flusso creativo in divenire.
La via dello psicomago è quindi una via di crescita continua che non ha una fine, prosegue tutta la vita e va oltre la vita stessa, al di là dello spazio e del tempo.
Consigli bibliografici:
PSICOMAGIA
UNA TERAPIA PANICA - Alejandro Jodorowsky
Lo psicosciamanesimo di Cristobal Jodorowsky
L'incontrai fra psicologia e sciamanismo - Massimo Giardinieri
MANUALE PRATICO DI PSICOMAGIA
Consigli per guarire la tua vita - Alejandro Jodorowsky
FILM: psicomagia
UN'ARTE CHE GUARISCE - Alejandro Jodorowsky