Come godere del Natale – Parte 2

Se hai letto  la Parte 1 di questa impronta (perchè si odia il Natale) ti starai chiedendo come è possibile tornare a godere del Natale. Questo è l’ l’argomento dell’impronta di oggi: come godere del Natale quando per molto tempo non lo si è sopportato? 

    1. Come godere del Natale: le via d’uscita dal “Christmas blues”
    2. Come godere del Natale: affrontare i temi personali
    3. Una nuova sfida: creare il proprio Natale per tornare a goderselo

Come godere del Natale: le vie d’uscita dal Christmas Blues

Che il Natale ti sia simpatico o meno, di certo il malessere che può accompagnare il periodo natalizio non è per niente piacevole. E visto che per molte persone può arrivare anche a livelli molto pesanti provo di seguito a parlare delle possibili strategie per tornare a godere dello spirito del Natale.

Contrastare le cause ambientali per tornare a godersi il Natale

Ho parlato sopra delle “cause ambientali” determinate in prima istanza dal calo della luce. 

Luce, ossigeno, idratazione, sport, vitamine

Le prime contromisure utili a ricaricarsi di energia sono quindi quelle di esporsi alla luce naturale. Utilissimo, per esempio, prendere l’abitudine di stare al sole nelle ore centrali della giornata. Ancora meglio praticare sport o camminare in ambienti naturali. Queste attività aiutano a compensare il calo di luce a ad ossigenare le cellule del corpo spesso in carenza di ossigeno per il troppo tempo passato in ambienti chiusi.

E’ di grande utilità anche cercare di mantenere un’alimentazione ricca di vitamine e fibre e mantenere il corpo idratato bevendo, ad esempio, tisane e bevande tiepide. 

Nello spettro delle vitamine considerare di introdurre una integrazione di vitamina D. La vitamina D, infatti, ha più la funzione di un ormone che di una vitamina e influisce su molte funzioni fisiologiche fra cui anche quelle relative all’umore e alla qualità del sonno.

Affrontare i fattori sociali

Se ti senti come un’isola o un corpo estraneo in un mondo che sta impazzendo è del tutto normale. Sappi che in tanti provano quello che provi tu e ti potrebbe essere di grande utilità trovare gruppi di persone che vibrano delle tue stesse frequenze. 

Di grande aiuto può essere cercare attività che senti possano aiutarti a centrarti e a lavorare su di te. Solo per fare alcuni esempi gruppi di meditazione, costellazioni familiari, yoga, danza, corsi olistici, formazione in qualche disciplina… Al giorno d’oggi esiste una ricchissima offerta in questi campi.

Se poi riuscirai a trovare ciò che fa per te di sicuro questo aiuterà a centrarti e a incamminarti verso il tuo “centro di gravità permanente”. Questa centratura ha come effetto collaterale di potere guardare al mondo e alla sua follia con distacco, lasciando che tutto accada senza farsene coinvolgere o sottrarre preziosa energia.

Prendersi cura di qualcuno

Un altro bellissimo antidoto per la depressione invernale, e non solo,  è prendersi cura di persone, animali, piante o luoghi.

Per fare qualche esempio svolgere attività di volontariato nel campo dell’assistenza alle persone può fare letteralmente miracoli. Ma anche occuparsi di animali, di piante, o prendersi cura di un luogo speciale. Tutte queste attività hanno l’effetto di tornare a farci sentire all’interno dell’infinito puzzle del creato. Sentirsi utili e a volte indispensabili per qualcuno o qualcosa e in questo metterci tutto il nostro amore è la medicina più potente che possiamo sperimentare.

un uomo ride faccia a faccia con un uomo con sindrome di down. Come godere del Natale e fare i buoni propositi per l'anno nuovo: è utile prendersi cura degli altri
Photo by Nathan Anderson on unsplash

Come godere del Natale: affrontare i temi personali

Qui arriviamo al punto più dolente e senza tante scorciatoie.

Per affrontare tutte le tipologie di casi citati sopra come “temi personali” è necessario sempre un elemento fondamentale: la volontà.

Un giorno Gesù Cristo (…) vide il paralitico e gli rivolse una domanda:”Vuoi tu guarire?” Gesù gli disse: “alzati prendi il tuo lettuccio e cammina”.

Ci sono alcune domande che ci possiamo fare quando desideriamo uscire da uno stato di sofferenza: sono disposto ad abbandonare tutte le mie identificazioni relative al mio ruolo di vittima, alle mie lamentele e iniziare a prendermi la responsabilità della mia vita? 

Se ti interessa approfondire questo approccio ti consiglio di leggere “L’approccio verticale con la vita”.

Qualsiasi siano i nuclei di dolore di cui puoi essere consapevole o inconsapevole inizierai a sceglierli nel momento in cui farai il primo passo per affrontarli. 

Il momento più importante di una scelta e di un percorso è sempre il primo passo. Questo perché il primo passo determina tutta una serie di reazioni a catena spesso inevitabili. Tu fai il primo passo, ti arriveranno aiuti inaspettati!

“Mentre inizi a camminare sulla strada, la strada appare” Rumi

Il primo passo “esterno”: affronta i tuoi demoni fuori

Come ho scritto sopra, il Natale tende ad accentuare i problemi e gli irrisolti familiari. Spesso si tratta di questioni di cui abbiamo pienamente coscienza ma che per vari motivi non affrontiamo. Questo atteggiamento genera automaticamente malessere e più lo si trascina più cresce.

Il primo passo che possiamo fare esternamente è quindi affrontare i problemi: esprimere ciò che sentiamo mollando le paure dei giudizi, comunicare nel modo più dettagliato ciò che riteniamo “ingiusto” o “disequilibrato”. E ancora non avere paura di chiedere chiarimenti e spiegazioni per comportamenti o situazioni che ci fanno soffrire.

Un esempio personale: la lettera alla famiglia

Anni fa, per esempio, infastidito da una situazione che si trascinava da sempre nella mia famiglia, decisi di scrivere una lettera a tutte le persone coinvolte. Scrissi tutto ciò che mi dispiaceva vedere di negativo nella mia famiglia, chiesi chiarimenti alle persone riguardo alcune questioni. Chiesi se secondo loro io ero stato mancante nei loro confronti e proposi di cercare tutti insieme un nuovo equilibrio.

Questa lettera servì moltissimo anche se non fece miracoli. Mi aiutò a comprendere innanzitutto il punto di vista degli altri e tolse da me qualsiasi dubbio sul fatto di non averle provate tutte per trovare la pace familiare. Dopo questo gesto ritrovai il mio equilibrio e feci pace con tutti gli aspetti ancora disfunzionali. Io ce l’avevo messa tutta e questo mi portò una grande serenità.

La maggior parte dei conflitti si basa sulla mancanza di comunicazione

Il primo passo “interno”: affronta i tuoi demoni interiori

Il campo dei temi personali è veramente immenso e riguarda tutta la profondità del nostro inconscio.

A chi mi chiede consiglio su come affrontare problematiche ripetitive e non comprensibili in ogni ambito della vita, indico la possibilità di lavorare con le costellazioni familiari. 

Questo perché è il metodo che ha accompagnato me nel mio percorso. Esistono molte altre vie, tecniche, percorsi utili per la conoscenza e la creazione di sé. Alcuni di questi percorsi li trovi anche citati negli articoli di questo blog.

Anche in questo caso è richiesta la volontà e l’impegno di prendersi la responsabilità di un percorso di conoscenza e crescita personale, le costellazioni non sono per tutti.

Esattamente come nel caso del “passo esterno” mettere in scena una costellazione familiare richiede di affrontare i propri nodi  e gli irrisolti. In questo caso, però, questi sono inconsci e per questo motivo è necessario aprirsi alla possibilità di trovarsi di fronte a qualcosa di inaspettato. Come dico spesso fare una costellazione corrisponde a intraprendere un viaggio esplorativo nel nostro inconscio. Un esploratore deve necessariamente essere dotato di curiosità, coraggio e passione.

I risultati dell’esplorazione valgono ampiamente il viaggio!

bambino senza difficoltà nella vita tiene fra le mani un cuore di carta: l'irretimento nelle costellazioni familiari è visto come un patto di amore
photo by Anna Kolosyuk on unsplash

Una nuova sfida: creare il proprio Natale per tornare a goderselo

Rimane ancora una domanda finale: come è possibile tornare a godere del Natale? In fondo, ammettilo, non sarebbe male tornare ad amare questi giorni così particolari e a percepirne la magia. 

Come godere del Natale: togliergli tutte le etichette

Il primo modo per potersi rinnamorare del Natale è spogliarlo da ogni etichetta. Sia chiaro, non sto dicendo di non dargli alcun contenuto, anzi è necessario dargliene. Quello che sto dicendo è di trovare il contenuto che meglio senti per te.

Se ti senti in linea col messaggio religioso della venuta del Cristo nella forma di un bambino nella notte più fredda, e buia accogli questa immagine nel tuo cuore con tutta la sua semplicità. 

Se il tuo percorso spirituale non contempla la religione e ti ritrovi maggiormente con una visione sciamanica oppure orientale della spiritualità continua a leggere ho delle sorprese per te.

Babbo Natale Esiste e l’albero di Natale rappresenta i chakra

Come spiega ottimamente Salvatore Brizzi nel suo blog “La porta d’oro” Babbo Natale in realtà esiste e corrisponde a un “Deva”, un’energia angelica percepita da tutte le culture e le tradizioni.

Questo significa che l’energia del Natale è qualcosa che abbraccia tutto il mondo e tutta l’umanità, è percepibile e rappresenta in ultima analisi un input di gioia. Perché non provare quindi a metterci nelle migliori delle condizioni per ricevere questa gioia del Natale?

Nello stesso articolo potrai leggere che l’albero di Natale, se fatto bene, dovrebbe avere 7 palle distinte con i colori dei 7 chakra dal basso verso l’alto e la stella sulla punta rappresenta il chakra della corona (Sahasrara) di colore bianco o oro.

Nelle tradizioni sciamaniche pagane germaniche pre-cristiane il solstizio d’inverno era celebrato con la festività di Yule. In tutte le tradizioni sciamaniche il solstizio invernale è il momento fondamentale della vittoria della luce sulle tenebre, della vita sulla morte e per questo da festeggiare e ritualizzare. 

Nello Zoroastrismo il solstizio è celebrato con una delle feste più antiche al mondo: la notte di Yalda

Albero della vita con i chakra: come godere del Natale studiando le tradizioni di altre culture
Albero della vita con i chakra

Come godere del Natale, conclusioni: apri il tuo cuore al suo spirito

Se riesci a concepire lo spirito del Natale come un’energia di gioia e di rinascita interpretata da tutte le culture e tradizioni secondo il loro filtro, allora riuscirai a goderne. Come hai potuto leggere, nel solstizio d’inverno, trovi le simbologie spirituali di ogni tradizione. Credo che il bello di questa evidenza sia che tutti noi abbiamo i mezzi per potere accedere al suo spirito

Potresti decidere di creare il tuo rituale personale, che magari comprenda ricordi del passato e le tue tradizioni. Oppure, perché no, creare qualcosa di nuovo che puoi sentire finalmente tuo.

O, ancora, potresti celebrare il Natale usando il linguaggio di quante più religioni e tradizioni desideri.

“Se tutto intorno a te sembra buio, guarda di nuovo, potresti essere la luce.” Rumi

Bibliografia consigliata:

copertina del libro " la luce che cura"
La luce che cura

Fabio Marchesi

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